Dall'io al noi by Mauro Scardovelli

autore:Mauro Scardovelli [Scardovelli, Mauro]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2021-01-11T12:00:00+00:00

La salvezza è possibile

Consentitemi una digressione.

Nei termini della mitologia classica di Esiodo, si distinguono diverse età: la prima, quella antica dell’oro, che si perde nella notte dei tempi, e l’ultima, quella allora attuale, del ferro115.

L’Età dell’oro era un’età pacifica e felice, in cui gli uomini cooperavano e condividevano. Quella del ferro, alla quale si era arrivati a seguito di un lungo e progressivo degrado dei costumi, era un’età infelice, in cui dominavano la violenza, l’ingiustizia, la guerra. In mezzo c’erano state l’età dell’argento, del bronzo, e degli eroi.

L’Età degli eroi che ha preceduto l’Età del ferro, ha costituito una pausa, un’inversione di tendenza contro il progressivo imbarbarimento.

Utilizzando questo mito per interpretare la nostra epoca, potremmo dire che l’Età degli eroi corrisponde alla resistenza contro il nazifascismo e contro le forze liberiste che lo avevano appoggiato.

I nostri partigiani, i nostri Padri costituenti, sono gli eroi di quella primavera della storia che ha dato origine alla rivoluzione dei diritti umani.

Poi, con la ripresa del neoliberismo, l’età del ferro si è stabilizzata a livello planetario.

Rispetto al mito greco, c’è però una novità. Noi non viviamo più nel tempo ciclico, che si ripete sempre uguale a se stesso. Noi viviamo in epoca cristiana. Il cristianesimo ha inventato la storia e il progresso. Ha superato la visione tragica dei greci e ci ha consegnato una visione del mondo in cui l’ingiustizia può essere riparata e il mondo pacificato.

È in nostro potere rendere vera la buona novella: la salvezza è possibile.

Ma solo a una condizione: che smettiamo di cercare le origini del male fuori di noi e che, con coraggio e determinazione, cominciamo a indagare l’inconscio patogeno, dove si annidano i demoni che colonizzano la nostra mente.

Le banche, lo spread, le azioni aggressive, le guerre economiche, il male del mondo in generale, sono la messa in scena dei nostri conflitti interni non risolti. È da qui che dobbiamo ripartire per non ripetere i disastri del Novecento. È da qui che dobbiamo ripartire per creare una nuova umanità e una nuova società, non più radicata nella patologia. Società nella quale potranno fiorire l’amore e la felicità, ai quali, senza eccezioni, tutti gli uomini aspirano.

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